PRESENTAZIONE DEL SEMINARIO:

Il seminario trova la sua origine e la sua urgenza nella necessità di “fare il punto” attorno alla trasformazione del sistema di welfare che si sta potentemente riversando dentro la quotidianità dei nostri servizi. Ci sembra di essere dentro una specie di “tempesta perfetta”: negli ultimi sei anni i servizi di welfare stanno vivendo una tensione diversa da tutte quelle che ricordiamo nel periodo precedente. La contrazione delle risorse per il welfare rispetto all’emergere di nuovi bisogni diffusi è in atto da tempo, come una “crisi lunga”, esito anche della crisi fiscale dello stato; l’adozione di strumenti normativi regionali giustamente attenti alla questione sostenibilità, ma che standardizzano i bisogni delle persone in modo a volte rischioso; l’ulteriore appesantimento proveniente dalla “crisi breve”, drammaticamente fatale per interi settori dei servizi, dovuto alla crisi economico-finanziaria mondiale in atto dal 2008. Una tempesta che accade però in presenza di alcune esigenze profonde, da anni discusse e approfondite all’interno delle nostre cooperative, di ripensamento e traduzione di un modello di servizi per la disabilità; un modello con una storia importante, che per un ventennio si è costruito ed è cresciuto per dare risposte ai bisogni delle persone disabili e delle loro famiglie. E’ vero che alcune delle questioni “in campo” sono anche l’esito e la conseguenza del “successo” di una stagione di impegno e di lavoro che ha visto la diffusione e la crescita di una cultura maggiormente attenta ai bisogni delle persone disabili. L’ “invenzione” e la costruzione di servizi ed interventi che, seppur ancora con limiti e miglioramenti importanti da attuare e qualche rischio di regressione, hanno migliorato la qualità e il supporto al percorso di vita delle persone disabili; l’integrazione scolastica che si protrae fino all’età giovane adulta, le domande di supporto/sollievo in un contesto di bisogni dei nuclei famigliari con caratteristiche molto diverse da quelle del passato, una diversa idea di “occupazione” che le stesse persone disabili chiedono, l’emergere di condizioni di disabilità che pongono importanti problemi di comportamento (per fortuna non più psichiatrizzate o psichiatrizzabili), la prossima esplosione della domanda residenziale da parte di una generazione di persone che ha vissuto in famiglia, la terza e quarta età della persona disabile. Queste sono solo alcune delle nuove sfide che provocano i nostri servizi.
Questo contesto è quello entro cui ci dovremmo muovere nei prossimi anni, nella consapevolezza di voler continuare ad essere organizzazioni cooperative – sociali ed imprenditoriali insieme – che vogliono prendersi cura delle persone disabili organizzando servizi professionali all’interno di reti comunitarie e solidali.
Per questo, a partire da due recenti ricerche che hanno visto protagoniste le cooperative (quella sul rapporto tra famiglie e servizi e quella sulla condizione di stress degli operatori) e da due strumenti in attuale sperimentazione (il sistema di progettazione personalizzata orientato sulla valutazione dell’esito e il sistema di definizione delle competenze degli operatori dei servizi), il seminario vuole essere l’occasione di fare gli “stati generali” dei nostri servizi per individuare i sentieri da percorrere nei prossimi anni.